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L’Istituto “Betlem” affonda le sue radici in Abbiategrasso nel 1945, quando dal testamento datato 6 giugno 1945 di don Camillo Annovazzi, sacerdote sensibile ai problemi dell’infanzia del tempo si apprende che lo stabile, situato in Corso San Pietro, 33 completo di arredi e il giardino, è lasciato in eredità alla Congregazione delle “Figlie di Betlem”, perché ne faccia uso per accogliere bambine bisognose di assistenza.
Nel luglio dello stesso anno si stabiliscono le prime suore animate dallo spirito caritatevole della fondatrice Virginia Besozzi che accolgono le prime orfane per “educarne il cuore e la mente ad onore di Dio, per il loro benessere futuro e delle loro famiglie”.
Durante la loro permanenza l’attività educativa e formativa si estende e, nell’anno scolastico 1962/63, l’Istituto ottiene l’autorizzazione ad esercitare il magistero. Col mutare dei tempi l’Istituto si trasforma da orfanotrofio a scuola dell’infanzia e primaria. Le suore continuano l’opera educativa intrapresa dalla fondatrice.
"Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze" A fronte di un’utenza scolastica sempre più diversificata e multiculturale, si è osservato che non tutti gli alunni sono pronti a relazionarsi con la diversità in un’ottica di rispetto e dialogo, manifestando atteggiamenti etnocentrici. Pertanto, nel rispetto del quadro delle Competenze Chiave Europee, si vuole stimolare attraverso il Progetto “Siamo tutte tessere di un unico mosaico” lo sviluppo delle seguenti in particolare: N.6 – Sociale e civica
N.8 – Consapevolezza ed espressione culturale, nello specifico, la capacità di riconoscere le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.